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martedì 12 marzo 2013

Piantumazione di fine inverno

La primavera comincia a farsi sentire, le piante avviano il loro lento e inarrestabile risveglio. E' un marzo molto piovoso questo del 2013. Ho in vaso da circa tre anni uno splendido alberello di Cachi riprodotto dal seme di un frutto. Non si è ancora risvegliato, solitamente le foglie nuove si aprono a fine marzo, sono ancora in tempo per metterlo a dimora. Scelgo una zona destinata a verde pubblico, ne immagino lo sviluppo, assaporo già la soddisfazione nel vederlo crescere, ricordo ancora quando avevo messo in un vasetto quel piccolo ed apparentemente insignificante seme. E' stato il solito gesto, che ripeto da sempre appena si presenta l'occasione, quel gesto tanto semplice ma per me sempre molto carico di significato. Ed il significato di seminare appena possibile è tutto qui, davanti ai miei occhi, nelle mie mani, con una vanga ed un piccone, una buca ed un piccolo alberello, avere la possibilità di mettere a dimora piante che diventeranno alberi e contribuiranno a migliorare l'ambiente che ci circonda, avere la possibilità di fare qualcosa di piccolo ma concretamente grande per arrestare il suicidio programmato che l'uomo si ostina continuamente a mettere in atto...

2 commenti:

  1. é sempre una bellissima cosa.....soprattutto quando si è vista crescere la pianta dal seme....come un bambino da curare!!Bella soddisfazione!

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  2. Condivido un pieno il piacere di piantare alberi che un giorno diventeranno grandi (si spera), io ne pianto spesso nel terreno di mio padre.
    L'unica perplessità risiede nel piantare alberi nei giardini pubblici... Gli aberelli vengono spesso devastati da vandali di adolescenti, più vicini ai barbari che a persone che si definiscono civili e che non sanno che fare la sera. Come se non bastasse, quando gli alberi diventano grandi abbastanza, vengono periodicamente organizzate, da enti pubblici, ma anche da privati amministratori di condomini, campagne di tosatura di alberi che, con la scusa della "incolumità pubblica" servono in realtà ad intascare mazzette retrocesse dalle ditte di giardinaggio che effettuano i lavori. Avete mai visto conifere come abeti, cedri e cipressi di 10-15 metri tagliati un bel giorno a metà? E' l'equivalente di una amputazione.
    Continuiamo a piantare alberi, ma non nei giardini pubblici: Opinione personale.

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