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martedì 27 settembre 2011

Granturco settembrino

Una meravigliosa pannocchia
Quest'anno ho avuto la fortuna di assaggiare del mais autoprodotto. E' una varietà orticola che non avevo mai coltivato, ma la curiosità mi ha spinto a dedicare una parte dell'orto proprio alle mitiche pannocchie. E così ne ho ottenute una decina, belle d'un giallo misto all'arancio, come se avessero fatto una scorta di raggi di sole durante tutta l'estate. Ne ho sgranata una, ho risciacquato i chicchi sotto l'acqua e poi li ho bolliti per quasi due ore. Sono rimasti coriacei ma il sapore è risultato divino. Li ho scolati e conditi con un po' di margarina e sale. Quando li ho assaggiati ho rivisto luoghi d'un passato lontano, feste di paese, tradizioni dimenticate nell'oblio del tempo. Il profumo ed il sapore mi hanno riportato a quando da bambino trascorrevo le lunghe estati in un piccolo paese di campagna con i miei nonni. Ho rivisto le bancarelle, le sagre, la gente festosa, ho assaporato di nuovo l'odore lontano di brace, zucchero filato e vino. Tutto questo solo assaggiando qualche piccolo, semplice, giallo chicco di buon granoturco.

I chicchi appena sgranati


Il mio mais in cottura

domenica 25 settembre 2011

Raccolto d'autunno

Primi giorni d'autunno, l'estate ormai tramontata riesce ancora a scaldare il cielo, nell'orto si incontrano piante giganti ormai spremute fino all'ultimo frutto, il caldo le ha maltrattate ma loro hanno comunque offerto il loro meglio. E' domenica mattina e un giro nell'orto ripaga abbondantemente della fatica fatta per raccogliere a capo chino tanta meravigliosa abbondanza, miracolo superbo d'una natura sorprendentemente ancora prodiga e altruista verso noi umani. Zucche, melanzane, friarelli, peperoni, cetrioli, pomodorini, questo il mio raccolto d'autunno...







lunedì 19 settembre 2011

Gli alberi di Colle Perino

L'albero del falso pepe
Sabato torrido di metà settembre, l'estate volge al termine ma solo sul calendario, il cielo e le temperature rimangono decisamente estive. Nella scuola elementare di Colle Perino a Velletri il seminatore si appresta a piantumare altri alberi: una sequoia sempervirens, un albero di pepe rosa ed uno splendido bagolaro prendono posto su una spianata polverosa di brecciolino e accendono una speranza in un luogo migliore, più fresco, più verde, più vitale. Il seminatore non mostra stanchezza alcuna e prosegue imperterrito nel suo progetto di mettere a dimora quanti più alberi potrà in tutta la sua vita. Mettere a dimora alberi in una scuola ha poi un significato ancora più importante ed un valore più nobile. I bambini potranno vedere gli alberi crescere e sviluppare, comprendendo il significato e l'importanza della vita di queste splendide creature. La passione per il verde ed il rispetto della natura si insegnano con facilità proprio quando i bambini sono piccoli, perchè sono in grado di assimilare e fare propri messaggi vitali e preziosi, senza le dietrologie e le complicazioni proprie degli adulti. I bambini di oggi saranno gli adulti di domani, e speriamo che tra loro ci sia anche qualche seminatore pazzo...
A lato e a seguire le foto degli alberelli messi a dimora.


La giovane sequoia

Il giovane bagolaro

sabato 10 settembre 2011

Per fare un albero ci vuole...

La produzione di giovani alberi prosegue ininterrotta, le semine si susseguono senza fine. Intanto i semenzai di primavera mostrano già il loro aspetto di giovani piantine, promesse verdi di futuri e possenti alberi.
Il mio credo è questo e per farmi smettere di seminare e di riprodurre alberi mi devono abbattere con una motosega.
Ma non mi fermerebbero comunque perchè altri pazzi come me hanno capito qual'è l'unica strada per salvare questo pianeta e consegnarlo alle generazioni future...
 
Piccola Paulownia Elongata

Semenzai d'estate

Piccolo albero di Kachi

Piccolo Acero