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Una meravigliosa pannocchia |
Quest'anno ho avuto la fortuna di assaggiare del mais autoprodotto. E' una varietà orticola che non avevo mai coltivato, ma la curiosità mi ha spinto a dedicare una parte dell'orto proprio alle mitiche pannocchie. E così ne ho ottenute una decina, belle d'un giallo misto all'arancio, come se avessero fatto una scorta di raggi di sole durante tutta l'estate. Ne ho sgranata una, ho risciacquato i chicchi sotto l'acqua e poi li ho bolliti per quasi due ore. Sono rimasti coriacei ma il sapore è risultato divino. Li ho scolati e conditi con un po' di margarina e sale. Quando li ho assaggiati ho rivisto luoghi d'un passato lontano, feste di paese, tradizioni dimenticate nell'oblio del tempo. Il profumo ed il sapore mi hanno riportato a quando da bambino trascorrevo le lunghe estati in un piccolo paese di campagna con i miei nonni. Ho rivisto le bancarelle, le sagre, la gente festosa, ho assaporato di nuovo l'odore lontano di brace, zucchero filato e vino. Tutto questo solo assaggiando qualche piccolo, semplice, giallo chicco di buon granoturco.
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I chicchi appena sgranati |
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Il mio mais in cottura |
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