Proprio ieri ho appreso da un caro amico che nel mese di aprile a Fiumicino sono stati abbattuti 900 eucalipti!!! (I 900 Eucalipti abbattuti a Fiumicino). Nello stesso giorno ho trovato un messaggio in Facebook di un altro amico che ha deciso recentemente di trasferirsi in Mongolia: era entusiasta del posto e diceva di avermi pensato perchè il governo mongolo ha avviato con fermezza un programma di piantumazioine su larga scala, avendone a pieno capito l'importanza. Da noi, in quello che una volta chiamavano Bel Paese, la terra della cultura e del buon cibo, la stessa terra che vantava risorse paesaggistiche e naturali, in questa terra si discute animatamente del legittimo impedimento, ancora una volta bisogna sperare di allontanare la minaccia sul nucleare, bisogna impedire agli speculatori di arricchirsi su un bene comune e prezioso come l'acqua. I Mongoli piantano alberi, noi piantiamo sacchetti di "munnizza", i Mongoli progettano le loro foreste del futuro, noi invece saccheggiamo e distruggiamo quelle attuali, creando giungle di cemento. Noi abbiamo una classe politica che guadagna cifre enormi, che vanta benefici di ogni tipo, tutto senza che in cambio venga realizzato nulla di positivo per il futuro del nostro paese. Non conosco cosa sia successo a Fiumicino, so per certo che oggi non ci sono più 900 alberi di alto fusto, una foresta, alberi in grado di estrarre dall'atmosfera quintali di inquinanti, alberi che proteggevano le colture dal vento, alberi che coloravano il paesaggio raccontando un pezzo della nostra storia, quando i nostri nonni li misero lì per bonificare i terreni paludosi dell'epoca. Come ha fatto il sindaco di Fiumicino ad accorgersi di un tale "crimine" solo a cose fatte? I Mongoli possono insegnarci tanto anche se noi difficilmente riusciremo umilmente ad imparare preziosi insegnamenti, perchè anche se in passato siamo stati grandi, oggi siamo solo dei piccoli piccoli italiani...
I 900 Eucalipti abbattuti a Fiumicino
I 900 Eucalipti abbattuti a Fiumicino