Il pianeta è in debito di ossigeno. L’aria è intrisa di veleni. La terra è deturpata e violentata. E le prospettive non sembrano essere confortanti se solo si pensa che la popolazione mondiale cresce ogni anno a ritmi sostenuti, e con lei anche lo sfruttamento delle risorse. Cosa possiamo fare allora? Ce ne stiamo a guardare mentre il nostro futuro viene stuprato e sconvolto? Non è necessario stravolgere la nostra vita per contribuire al miglioramento della situazione. Diventiamo vigili sul patrimonio arboreo che ci circonda, diventiamo gelosi del verde che colora i luoghi in cui viviamo, se necessario portiamo un po’ d’acqua a qualche alberello indifeso e sofferente, ve ne sarà grato restituendovi ossigeno e aria pulita. Non solo. Quando vi capita di fare una passeggiata all’aria aperta e vi imbattete in qualche seme ai piedi di un albero, come spesso avviene per esempio con i lecci, le querce, le mimose e i castagni, raccogliete il seme, fate una buca in un posticino propizio e riparato, adagiatevi il seme, coprite e se potete bagnate. Lì nascerà un albero, con le sue radici legherà voi a questo pianeta, per sempre. E ancora, non solo. Tutti voi mangiate la frutta, giusto? Quanti semi finiscono nella spazzatura? Tutti o quasi. Da domani provate a fare diversamente. Conservate il seme della frutta appena mangiata e seminatelo quando ne avrete la possibilità ovunque, adottate le tecniche o i sistemi che più riterrete adeguati, comodi e propizi, non gettate mai più neanche un solo seme, perché potreste gettare via un albero. Avete idea di cosa potrebbe cambiare già solo nel giro di dieci anni se tutti facessimo così? Da domani provate a chiudere gli occhi e immaginate i luoghi in cui vivete popolati da alberi verdi e rigogliosi. Tutto questo è possibile, basta solo volerlo. Le generazioni future vi saranno grate per l’eternità.
Sequoie giganti appena nate |
Io continuerò a seminare sempre, fino a che ne avrò la forza e la possibilità, e spero davvero che lo facciate anche tutti quanti voi.
Sequoie giganti di un paio di mesi |
Andrea il seminatore
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